Decreto cessione del credito, le novità del testo convertito in legge

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Il decreto cessione credito è legge dopo l’approvazione della fiducia in Senato. In attesa della pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale, vediamo quali sono le ultime novità del decreto sulla cessione dei crediti approvato dal governo a febbraio 2023 che riguardano in primis il superbonus 110, ma anche gli altri bonus per la ristrutturazione della casa.

Con 94 voti favorevoli, 72 contrari e 2 astenuti il decreto cessione credito è stato approvato in via definitiva dal Senato ed è stato quindi convertito in legge. Un lungo iter parlamentare per un provvedimento approvato dal governo già a febbraio 2023 e che aveva ottenuto molteplici critiche per la decisione di bloccare la cessione del credito per il superbonus e i bonus fiscali. Con gli emendamenti approvati nel corso della discussione in Parlamento sono state introdotte delle importanti modifiche, che riguardano la comunicazione dei crediti ceduti nel 2022 o la proroga del superbonus 110 per le villette unifamiliari. Ma vediamo quali sono

Decreto cessione del credito 2022

La prima novità riguarda la cessione del credito del 2022. È infatti stata introdotta la possibilità di effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate sulla cessione dei crediti del 2022 oltre la data del 31 marzo. La nuova data è quella del 30 novembre 2023.

La possibilità è consentita nel caso in cui la cessione sia eseguita a favore di

  • banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia
  • imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia
  • società appartenenti a un gruppo bancario iscritto al relativo albo

Superbonus 110 per le villette fino al 30 settembre 2023

Per le villette arriva la possibilità di utilizzare la detrazione del 110 fino al 30 settembre 2023.. Requisito indispensabile è quello di aver effettuato almeno il 30% dei lavori alla data del 30 settembre 2022.

Detrazione in 10 anni

La legge di conversione del decreto sulla cessione del credito prevede che per le spese effettuate dal 1º gennaio al 31 dicembre 2022 relative agli interventi del superbonus sia possibile optare per il riparto della detrazione in 10 anni anziché in quattro o cinque. L’opzione, irrevocabile, deve essere esercitata nella dichiarazione dei redditi del 2023.

Responsabilità solidale

La responsabilità solidale dei cessionari viene esclusa nel caso in cui essi dimostrino di aver acquisito il credito d’imposta e siano in possesso di specifica documentazione riguardante le opere da cui origina il credito d’imposta.

Decreto cessione del credito, i buoni del tesoro poliennali (Btp)

Le banche, gli intermediari finanziari, le società appartenenti a un gruppo bancario, che siano cessionari dei crediti d’imposta del superbonus, in relazione agli interventi effettuati nel 2022, possono utilizzare tutti o in parte i crediti per sottoscrivere emissioni di Btp, con scadenza non inferiore ai dieci anni, nel limite del 10% dei crediti scontati annualmente.

Per chi riparte la cessione del credito?

La possibilità di utilizzare la cessione del credito è aperta per vari soggetti,. In particolare

interventi di edilizia libera per i quali, alla data del 16 febbraio 2023, siano stati effettuati dei pagamenti o stipulati accordi vincolanti. L’emendamento salva una serie di interventi, come l’installazione di infissi, caldaie e altri lavori che non richiedono titoli abilitativi. In assenza di un acconto, dovrà essere provata l’esistenza di un accordo vincolante con la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. La dichiarazione falsa implica la responsabilità penale.

Se dopo il 16 febbraio si presenta un progetto in variante rispetto alla CILAS o al titolo abilitativo richiesto si potrà in ogni caso usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura

Possibilità di usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito per le spese relative agli interventi di rimozione delle barriere architettoniche

Possibilità di usufruire di cessione e sconto in fattura per gli istituti delle case popolari (IACP), le onlus e il terzo settore a condizione che i componenti dei consigli di amministrazione non abbiano percepito compensi o indennità di carica

Possibilità di usufruire della cessione anche per i lavori sugli immobili colpiti da eventi sismici e per l’alluvione delle Marche

Fonte: Idealista.it

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