L’IMU non si paga sulla prima casa e sulle relative pertinenze, a meno che non si tratti di un’abitazione di lusso. Mentre si avvicina la scadenza per la prima rata dell’Imu 2023, una delle domande ricorrenti dei contribuenti è: si paga l’Imu sulle pertinenze della prima casa? Scopriamolo insieme.
Pertinenze prima casa Imu 2023
Innanzitutto, capiamo cosa si intende per pertinenze. L’articolo 8 comma 3 del Dlgs 23/2011 prevede che “per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali:
- C/2 magazzini e locali deposito, quindi soffitti e cantine;
- C/6, autorimesse, quindi box e posti auto in garage;
- C/7, tettoie chiuse o aperte.
Ai fini Imu è prevista infatti l’esenzione dal pagamento (in maniera analoga a quanto avviene per la prima casa) “nella misura massima di un’unità pertinenzale per ciascuna delle categorie catastali ammesse, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo”. Quindi saranno al massimo tre le pertinenze esenti, ciascuna appartenente a una delle diverse categorie catastali.
Nel caso in cui ci siano più pertinenze accatastate nella stessa categoria, il contribuente avrà la facoltà di scegliere quella su cui far valere l’esenzione.
Ai fini dell’esenzione Imu delle pertinenze non fa differenza che si tratti, o meno, di immobili acquistati insieme all’appartamento o in un secondo momento, e neppure che si tratti di immobili all’interno dello stesso palazzo o dello stesso condominio. Niente esenzione se invece la pertinenza si trova in un altro quartiere o comunque a una certa distanza dall’abitazione principale.
Le aliquote Imu 2023 per le pertinenze prima casa
Come detto sopra, le pertinenze di alcuni immobili (abitazioni principali o unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale) possono essere esenti Imu. Invece Per l’abitazione principale di lusso (accatastata come A1, A8 e A9) e le relative pertinenze, l’aliquota base è dello 0,5% che il Comune può portare allo 0,6%.
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Quante pertinenze sono esenti dall’Imu?
Ai fini Imu è prevista l’esenzione per la prima casa non di lusso e per le pertinenze della stessa, ma solo per la misura massima di una pertinenza per ciascuna delle categorie catastali ammesse. In questo modo al massimo ci saranno tre pertinenze esenti, una per ciascuna categoria catastale. Nel caso in cui ci siano più pertinenze accatastate nella stessa categoria, il contribuente potrà scegliere quella su cui far valere l’esenzione.
Quante pertinenze può avere la prima casa ai fini Imu?
La norma prevede che si possano avere un massimo di tre pertinenze per la abitazione principale non soggette al pagamento dell’Imu. Le pertinenze, tuttavia, devono risultare accatastate in una delle seguenti categorie: C2 (magazzini e locali di deposito come cantine e solai), C6 (stalle e scuderie, garage) e C7 (tettoie chiuse o aperte).
Cosa si intende per pertinenza ai fini Imu?
Il Codice Civile definisce le pertinenze come “le cose destinate in modo durevole a servizio o ad ornamento di un’altra cosa. La destinazione può essere effettuata dal proprietario della cosa principale o da chi ha un diritto reale) sulla medesima”.
Quali sono le pertinenze della prima casa?
Le pertinenze della prima casa possono essere cantine, magazzini e locali di deposito (categoria catastale C/2); rimesse, autorimesse, stalle, scuderie (categoria catastale C/6); tettoie chiuse o aperte (categoria catastale C/7).
Fonte: Idealista.it