La Guida 2022 dell’ Agenzia delle Entrate per l’acquisto di una casa

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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida aggiornata al 2022 con tutte le informazioni utili sull’acquisto della casa. Dalle agevolazioni sull’acquisto prima casa, compreso il bonus per gli under 36, al credito d’imposta prima casa, fino al calcolo delle imposte sull’acquisto prima e seconda casa, tutto ciò che hai bisogno di sapere.

Le agevolazioni acquisto prima casa 2022

Quando si acquista una prima casa si hanno diritto a una serie di agevolazioni, ovvero a una riduzione delle imposte da versare. Nel dettaglio queste sono le imposte che si pagano quando si acquista una prima casa:

se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva

  • imposta di registro proporzionale nella misura del 2% (anziché del 9%)
  •  imposta ipotecaria fissa di 50 euro
  • imposta catastale fissa di 50 euro

se si acquista da un’impresa, con vendita soggetta a Iva

  • Iva ridotta al 4%
  • imposta di registro fissa di 200 euro
  • imposta ipotecaria fissa di 200 euro
  • imposta catastale fissa di 200 euro

Acquisto prima casa avendone già una

Dal 1° gennaio 2016, i benefici fiscali sono stati estesi anche al contribuente che è già proprietario di un’abitazione acquistato con le agevolazioni prima casa, a condizione però che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto.
Nell’atto di acquisto del nuovo immobile in regime agevolato (compravendita, atto di donazione o dichiarazione di successione) deve risultare l’impegno a vendere l’immobile già posseduto entro un anno. Se questo non avviene, si perdono le agevolazioni usufruite per l’acquisto del nuovo immobile e, oltre alle maggiori imposte e ai relativi interessi, si dovrà pagare una sanzione del 30%

A cosa bisogna stare attenti quando si acquista una casa?

Quando si decide di acquistare una casa è necessario stare attenti.  Prima di tutto bisogna ottenere più informazioni possibili sull’immobile e accertarsi di effettuare l’acquisto dal proprietario legittimo dell’abitazione. Se è vero che il notaio che redige l’atto di compravendita svolge delle verifiche sulla situazione catastale e ipotecaria dell’immobile, è possibile servirsi di alcuni strumenti pratici per conoscere la situazione del bene che si intende acquistare . Inoltre è importante sapere cosa accade se si decide di stipulare un contratto preliminare, il cosiddetto compresso.

Quali imposte si pagano per acquisto casa?

Se l’acquisto non riguarda una prima casa, le imposte da pagare sono le seguenti:

Se il venditore è un’impresa, la regola generale è che la cessione è esente da Iva. In questo caso, quindi, l’acquirente dovrà pagare:

  • l’imposta di registro in misura proporzionale del 9% •
  • l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro
  • l’imposta catastale fissa di 50 euro

In quelle compravendite da imprese costruttrici non esenti da IVA, l’acquirente dovrà invece pagare:

  • l’Iva al 10% (per le cessioni e gli atti di costituzione di diritti reali di case di abitazione (anche in corso di costruzione) classificate o classificabili nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, qualora non sussistano i requisiti per fruire delle agevolazioni “prima casa”, ovvero l’Iva al 22% per le cessioni e gli atti di costituzione di diritti reali aventi a oggetto immobili classificati o classificabili nelle categorie A/1, A/8 e A/9
  • l’imposta di registro fissa di 200 euro
  •  l’imposta ipotecaria fissa di 200 euro
  • l’imposta catastale fissa di 200 euro.

Per acquisto di una seconda casa da privato, l’acquirente dovrà corrispondere le seguenti imposte:

  •  l’imposta di registro proporzionale del 9%
  •  l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro
  • l’imposta catastale fissa di 50 euro.

Come si calcola l’imposta di registro per acquisto casa?

Per l’acquisto di una prima casa l’imposta di registro è del 2% nel caso di acquisto di un privato, nel caso di acquisto da un’impresa è uguale alla misura fissa di 200 euro. Nel caso di una seconda casa è uguale al 9% per gli acquisti esenti da IVA; mentre alla misura fissa di 200 euro nel caso di acquisto soggetto a IVA.

Sia quando si compra da un’impresa in esenzione dall’Iva sia quando si compra da un privato, l’imposta di registro proporzionale non può comunque essere di importo inferiore a 1.000 euro. Tuttavia, l’importo effettivamente da versare potrebbe risultare inferiore per effetto dello scomputo dell’imposta proporzionale già versata sulla caparra quando è stato registrato il contratto preliminare

Come funziona il credito d’imposta per acquisto prima casa?

Chi vende l’abitazione acquistata con le agevolazioni ed entro un anno ne compra un’altra in presenza delle condizioni per usufruire dei benefici “prima casa”, ha diritto a un credito d’imposta pari all’imposta di registro o all’Iva pagata per il primo acquisto agevolato.

Il credito d’imposta spetta anche quando il riacquisto avviene con contratto di appalto o di permuta e anche in caso che il contribuente acquista la nuova abitazione prima della vendita dell’immobile già posseduto.

Il credito d’imposta non può comunque essere superiore all’imposta dovuta sul secondo acquisto e può essere utilizzato, a scelta del contribuente:

  • in diminuzione dell’imposta di registro dovuta sul nuovo acquisto
  • per l’intero importo, in diminuzione delle imposte di registro, ipotecarie, catastali, di quelle sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito
  • in diminuzione dell’Irpef dovuta in base alla prima dichiarazione dei redditi successiva al nuovo acquisto
  •  in compensazione con altri tributi e contributi dovuti in sede di versamenti unitari con il modello F24 (usando il codice tributo 6602)Fonte: Idealista.it
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