Così serve a poco o nulla, dice l’UPPI
“Eravamo favorevoli a un condono, non ad una semplice sanatoria e comunque molto costosa: per sanare una veranda in una casa da 250mila euro se ne devono spendere 30mila!”. Rimane sospeso il giudizio del presidente dei piccoli proprietari immobiliari, Fabio Pucci, sulla bozza del testo del decreto legge “salva-casa”, votato oggi dal Consiglio dei ministri. Una regolarizzazione ben diversa da quella che i proprietari si aspettavano; che potrà anche contribuire a rimettere sul mercato alcuni immobili ma, in sostanza, “E’ un condono per ricchi” conclude Pucci.
Si tratta solo di un ritocco estetico alla vetusta e pesantissima disciplina edilizia: la regolarizzazione non interessa, per esempio, le difformità realizzate in fase di costruzione e quindi coeve palesemente con la costruzione del fabbricato quali maggior superficie/volume e maggiore altezza del fabbricato e non parla di cosa accade con i vincoli.
Insomma, solo se verrà ampiamente migliorata questa norma potrà avere una utilità pratica per i milioni di proprietari oppressi da piccoli errori correggibili senza offendere il paesaggio e l’ambiente ma che oggi impediscono la libera circolazione delle case.
L’UPPI auspica che il Parlamento possa perfezionare il testo approvato dal Consiglio dei Ministri e accogliere alcune delle proposte formulate dall’UPPI. Roma, 24 maggio 2024
Il Segretario Generale Il Presidente Nazionale
Jean-Claude MOCHET avv. Fabio PUCCI