Sull’ IMU, giorno per giorno, leggiamo di emendamenti che, nella loro enunciazione, sembrano dirci “niente più questo, niente più quello” ma che, nella sostanza, portano via anche quel poco che con tanta fatica, studio, convincimenti, riunioni, incontri stampa ed altro ancora, da qualche parte, come a Reggio Calabria e grazie ad una Amministrazione devo dire attenta e ricettiva delle problematiche sociali, si è tentato di perseguire nell’interesse della collettività.
Nella fattispecie, mi riferisco al tormentone di questo tributo IMU/TASI che in principio di divulgazione della neo concepita legge di stabilità 2016 ci indicava che l’IMU sulle prime case nel 2016 non si sarebbe più pagata. In un secondo tempo, a chi sbigottito risentiva i tg per capire meglio, veniva precisato che si trattava dell’IMU sulle abitazioni classate A/1 (di lusso) A/8 (ville) A/9 (castelli), ed ancora che la TASI, al 2,5 per mille sulle prime case, non si sarebbe più pagata.
Più avanti a venire ci è stato detto che il non far pagare la TASI (mediamente € 200,00 ai proprietari di prima casa) avrebbe rilanciato l’edilizia, Mah ? ed ancora il ministro PADOAN a dirci che la Tasi non l’avrebbero pagata più neanche gli inquilini , Mah ? € 5,00 o 10,00 nel migliore dei casi, ma quasi tutti esenti perchè al di sotto di € 12,00 non si paga, ed anche questa misura per rafforzare il rilancio dell’edilizia, Mah ?
In questi ultimi giorni si legge che i contratti di locazione devono essere registrati entro 30 giorni dalla stipula ? Ma già è così da tanto, tanto tempo e pertanto ci sono ? O ci fanno ? L’altro giorno, poi, spunta l’ipotesi dell’IMU al 4 per mille per gli immobili locati a canone agevolato (ma solo nei Comuni ad alta tensione abitativa, dunque una misura che vale per circa 200 Comuni su 8000) ed infine che le abitazioni in comodato d’uso da padre a figlio saranno considerate come abitazioni principali , sarà così ? Ancora una volta no, no, no perché il giorno dopo si legge che l’IMU sugli immobili locati a canone agevolato sarà del 7,95 per mille, in pratica IMU+TASI al 10,60 scontata del 25%, ed infine che l’abitazione da padre a figlio è sempre la stessa nel senso che da quella casa, che godeva l’esenzione IMU come prima casa, esce il padre ed entra il figlio ma sempre di una sola esenzione si tratta, non di due, perché il padre o si trasferisce al campo santo, o in albergo, o in un hospice ma se va ad abitare in altra abitazione pure sua pagherà l’IMU al 10,60-. Ma avete capito bene ? E allora nelle commissioni di lavoro sono talmente inesperti ed impreparati da rendere questa tanto vantata riduzione delle tasse una farsa, peraltro offendendo la nostra intelligenza..
Al contrario Reggio Calabria si è dimostrata più virtuosa del Governo. E dire che a Reggio Calabria avevamo ottenuto una vera riduzione delle tasse, grazie all’Assessore Neri, al Sindaco e tutta la Giunta, insieme all’Uppi e le altre associazioni di categoria, con l’IMU al 6 per mille per gli immobili locati a canone agevolato e per quelli in comodato padre-figlio, figlio-padre e adesso la legge di stabilità potrebbe vanificare tutto.
Domenico Cuccio
(Presidente Onorario UPPI Reggio Calabria)