Ance spiega che la crescita nel settore costruzioni è trainata dalla manutenzione straordinaria abitativa. Gli investimenti in recupero abitativo rappresentano il 40% del totale settoriale. Nel 2022, l’aumento su base annua è stato del 22% dopo il 25% del 2021. Questo andamento è spiegato dagli incentivi per la ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio abitativo.
Con riferimento al Superbonus, Ance spiega, citando i dati Enea, che a fine settembre gli investimenti legati all’efficientamento energetico sostenuti dal Superbonus 110% sono 307.191, per un ammontare corrispondente di 51 miliardi di euro. 38,8 miliardi di essi, ovvero il 76%, si riferiscono a lavori già realizzati. A settembre si è registrato un aumento del 26% in numero e del 19% nell’importo, ovvero più di 63mila interventi aggiuntivi, per un valore corrispondente di circa 8,2 miliardi.
Per il 2023, Ance prevede una riduzione del 5,7% degli investimenti in costruzioni. La situazione risentirà, secondo Ance, del venir meno degli investimenti legati al Superbonus su edifici unifamiliari, che comporterà una flessione del 24%.
Per contro, cresceranno del 25% gli investimenti in opere pubbliche legati all’avvio della fase produttiva degli interventi previsti dal PNRR.
Fonte: Edilportale.com