Anche quest’anno, i cittadini italiani che possiedono altri immobili rispetto alle abitazioni principali sono tenuti a pagare l’IMU sulla terza casa. Come è noto, le norme vigenti non fanno differenza tra seconde, terze o quarte case, bensì tra la prima casa e tutte le altre proprietà. È bene sapere che l’IMU sulla terza casa può talvolta subire variazioni a livello comunale, con particolare riferimento all’aliquota d’imposta. Cerchiamo di fare chiarezza sull’IMU terza casa.
Imposta Municipale Unica: cos’è e come funziona
L’Imposta Municipale Unica, meglio conosciuta come IMU, è un tributo relativo al possesso di beni immobiliari istituito nel 2011 dal Governo Monti. Nel corso degli anni, si sono succedute numerose modifiche: attualmente, il pagamento della tassa non è obbligatorio per tutti i tipi di immobile.
Ad esempio, esclusi dal pagamento dell’IMU sono i soggetti proprietari di “abitazioni principali”, ovvero quegli immobili rientranti nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7 adibiti a dimora abituale o residenza del proprietario.
Le uniche eccezioni relative al possesso dell’abitazione principale, che dunque ammettono l’obbligo di pagamento dell’IMU per i proprietari, riguardano i fabbricati di lusso, rientranti nelle categorie A1/, A/8 e A/9. Dunque, le norme vigenti sull’IMU impongono il pagamento della tassa a partire dalla seconda casa in poi. I cittadini che ne hanno la disponibilità, infatti, sono obbligati a pagare l’IMU anche sulla terza casa, indipendentemente dalla categoria catastale a cui appartiene l’immobile.
Calcolare il costo IMU sulla terza casa
Dal punto di vista normativo, per la seconda e la terza casa, l’IMU rimane invariato: è obbligatorio pagare la tassa e il calcolo da fare è lo stesso. Dunque, quando ci si trova a consuntivare i tributi da pagare per gli immobili, la prima cosa da fare è capire se si è in possesso di una sola abitazione principale, se questa rientra o meno nelle categorie ritenute “di lusso”, e prendere atto del fatto che è necessario effettuare il calcolo per l’IMU sulla terza casa, oltreché sulla seconda proprietà.
L’ammontare esatto dell’IMU sulla terza casa viene individuato prendendo in considerazione il valore della rendita catastale, ovvero il valore attribuito ad ogni immobile, terreno o fabbricato, sulla base della potenzialità di produrre reddito. Una volta ottenuto tale valore, per conoscere il costo dell’IMU sulla terza casa è necessario rivalutare la rendita del 5%, moltiplicare il risultato per il coefficiente catastale ed applicare, infine, l’aliquota determinata dal Comune ove si trova l’immobile.
Coefficienti ed aliquote per IMU terza casa: dove trovarli?
I coefficienti catastali sono valori indispensabili per il calcolo dell’IMU sulla terza casa: dipendono dal tipo di immobile di cui si dispone e non dal fatto che si tratti di una seconda o terza proprietà. Pertanto, per conoscere l’IMU sulla terza casa del 2022 è necessario prendere visione delle tabelle fornite dall’Agenzia delle Entrate sulla base della categoria catastale di appartenenza del terreno, fabbricato o unità immobiliare.
Come già anticipato, nel calcolo del costo dell’IMU sulla terza casa rientrano anche le aliquote comunali. A tal riguardo, è bene sapere che i Comuni hanno la facoltà di aumentare o diminuire l’aliquota applicabile per il pagamento delle imposte sulle seconde e terze case (ma anche quarte, quinte etc.) di 0,3 punti percentuali o di 0,4 punti percentuali per gli immobili dati in affitto. Per prendere visione di tali valori, si raccomanda di fare riferimento alla delibera di approvazione del Comune d’interesse, in modo da individuare correttamente le somme dovute per l’IMU sulla terza casa del 2022.
Tutte le novità IMU terza casa del 2023
La Legge di Bilancio 2022 aveva individuato il cosiddetto “Bonus IMU”, un fondo di 10 milioni stanziati per il pagamento dell’IMU sulla terza casa. Si tratta di un’agevolazione fiscale indirizzata ai possessori di immobili usati per l’esercizio di un’attività economica. Il Bonus IMU terza casa consiste in un credito d’imposta del 50% sulla somma versata a titolo di seconda rata per lo scorso anno.
Il Bonus IMU terza casa del 2022 è una misura estremamente specifica e diretta ad alcune categorie di proprietari. Infatti, non tutti possono beneficiare della nuova misura per il pagamento dell’IMU terza casa del 2022: i destinatari individuati sono solo i possessori di immobili rientranti nella categoria catastale D/2, ovvero quella riferibile alle imprese turistiche.
Come e quando pagare l’IMU sulla terza casa
Una volta calcolato l’importo da pagare per l’IMU sulla terza casa, è necessario procedere al pagamento dell’imposta, attraverso il bollettino di conto corrente postale o tramite il modello F24. Generalmente, il pagamento dell’IMU sulla terza casa è annuo e dilazionato come segue:
- il versamento dell’acconto, da pagare entro il 16 giugno;
- il versamento del saldo, da pagare entro il 16 dicembre.
I proprietari possono optare per il pagamento in un’unica soluzione, eventualità che prevede il trasferimento della somma dovuta entro il 16 giugno.
Quanto si paga di Imu per la terza casa?
L’ammontare dell’IMU sulla terza casa si calcola seguendo la stessa procedura valevole per gli immobili su cui vige l’obbligo di pagamento dell’imposta. La formula da utilizzare per il calcolo dell’IMU sulla terza casa è la seguente: (rendita catastale + 5%) x coefficiente catastale. Al risultato ottenuto, si applica l’aliquota comunale.
Come fare per non pagare l’Imu sulla seconda casa?
L’IMU è un’imposta obbligatoria per le seconde case e vige un’unica eccezione: l’abitazione principale. I proprietari delle prime case sono esonerati dal pagamento della tassa sugli immobili.
Quando non si paga l’Imu su un immobile?
Sono esenti dal pagamento dell’IMU i proprietari di abitazioni ulteriori rispetto a quella principale, ovvero l’immobile dove è stata collocata la residenza o dove i soggetti dimorano abitualmente.
Fonte: Idealista.it